HCM Felina - Terapia
Molto importante ai fini terapeutici, è distinguere se si tratta, prima di tutto, di una
cardiomiopatia primaria o secondaria ad altre patologie.
Da ricordare che, nei pazienti cardiopatici, è molto importante valutare e monitorare la
funzione renale, a partire dall'esame delle urine con valutazione del rapporto PU/CU, in
quanto daremo farmaci che andranno ad agire su tali organi.
In generale, in caso di edema polmonare cardiogeno, raccomanda di utilizzare il
SO-FINE
approach (Bonagura, 2014) che consiste in:
Sedazione (butorfanolo 0,2-0,3 mg/kg)
Ossigeno
Furosemide
Inotropi (Dobutamina in caso di shock cardiogeno e Pimobendan in caso di disfunzione
sistolica)
Nitroglicerina
Extra therapy (toracentesi)
Dopodiché, nella terapia cronica, furosemide (0,5-2 mg/kg PO da SID a TID) al dosaggio
as low as possible mediante il monitoraggio della frequenza respiratoria a riposo a casa da
parte dei proprietari, e Ace-inibitori (benazepril 0,5 mg/kg SID/BID).
L'utilizzo di β bloccanti come l'atenololo risulta controverso;
in uno studio del 2013 si è visto che l'atenololo non
ha aiutato ad aumentare i tempi di sopravvivenza nei gatti affetti da HCM in 5
anni di osservazione rispetto al gruppo di gatti di controllo che non sono stati
trattati con B bloccante.
In caso di
SAM severa, l'atenololo sembra comunque ridurre l'entità del rigurgito.
Ancora più
controindicato è il suo utilizzo durante la fase di scompenso cardiaco dove riduce i tempi di
sopravvivenza rispetto ai pazienti trattati con solo diuretico.
Nei pazienti che presentano anche deficit sistolico (come in corso di DCM), oltre alle
terapia sopracitate, si consiglia l'utilizzo di Pimobendan al dosaggio di 1,25 mg/gatto BID e
l'integrazione di taurina se è presente un deficit dietetico (ormai raro con le diete
commerciali).
Altra terapia da considerare è la terapia anticoagulante che talvolta bisogna attuare anche
in pazienti asintomatici.
Per valutare se cominciare o meno tale terapia è importante la
stratificazione del rischio del paziente.
Se il gatto presenta ingrandimento dell'atrio sinistro,
il rischio di tromboembolismo è alto e quindi si consiglia di cominciare la terapia per
prevenirne la formazione.
Acido acetilsalicilico (5 mg/gatto ogni 72 h), eparina e
clopidogrel (1/4 di compressa da 75 mg SID) sono i principi attivi utilizzati.
Nel caso di
aritmie concomitanti bisognerà attuare anche terapie anti aritmiche.